In
questi ultimi mesi ho fatto così tante cose che non sono più riuscita a trovare un minuto per scrivere
con calma in queste pagine che mi sono tanto care…
Intanto
comincio con il raccontarvi dell’intervento chirurgico di ricostruzione avvenuto il 28 maggio.
I
giorni subito precedenti , il mio umore era pessimo.
Mi sentivo arrabbiata e
spaventata: a causa del tumore dovevo
sottopormi ad un altro intervento . E se
fossi morta sotto i ferri? Morire mentre mi estirpano un tumore ha un senso ma
morire mentre mi ricostruiscono il seno mi sembrava avesse molto meno senso…
L’intervento
è durato quattro ore. Quando mi sono svegliata mio padre racconta che mi sono
messa ad urlare <E vai! Sono viva! Evviva, ce l’ho fatta!!!>
Ma
la vera sorpresa è arrivata quando mi sono vista il seno!
Durante una
medicazione avvenuta qualche giorno dopo il rientro a casa, ho abbassato lo
sguardo e le ho viste: che belle! Sotto
i miei occhi non c’era più quello schifo di tetta che era slittata al
centro del petto ma due seni bellssimi
pieni, grandi e soprattutto al loro posto!
Ho
pianto di gioia e ho baciato e ringraziato il chirurgo, il dott. Barbazza
che, vi assicuro, ha fatto un miracolo di ricostruzione. L'equipe del dr. Bozza è straordinaria: tutti, chirurghi ed infermieri, sono bravissimi e molto disponibili.Non posso mettervi una
foto delle mie tette prima e dopo ma, abbiate fede, prima il mio seno era
ridicolo con quel coso (l'espansore) al centro. Una
volta, durante una visita pre-chemio, un
oncologo mi ha pure soprannominato polifemo. Un po’ villano, lo so, ma non aveva tutti i torti…
Da
quel momento mi sono sentita rinata. Finalmente di nuovo donna! Per carità, ho
ancora 10 kg sopra, due braccia che sembrano dei prosciutti, e i capelli grossi, corti e
sparati in aria ma ora ho due tette che mi permettono di tornare alla normalità
e di poter infilare una maglietta, una canottiera, un reggiseno! E vi assicuro
che è molto, moltissimo.
E proprio questo intervento che tanto mi aveva
spaventato e fatto arrabbiare, ora mi sta aiutando invece a scrivere la parola
fine ad un periodo difficilissimo per la mia vita e anche per la mia
femminilità.
La
malattia è sempre dietro l’angolo, lo so, ma ora ho rimesso un po’ di ordine
sul mio petto. Non solo, la decisione di togliere anche il seno sinistro (a
proposito, l’istologico è risultato negativo), ha ridotto di molto le
probabilità di ammalarmi anche all’altro seno. Certo, un seno rifatto non è mai
comodo e bello come un seno vero (checché ne dicano le migliaia di ragazze che
ricorrono al bisturi solo per motivi estetici) ma ora entrambi i seni si
assomigliano e l’aspetto estetico complessivo è davvero gradevole nonostante l’assenza
dei capezzoli.
La foto che
vedete ad inizio pagina è stata scattata il 23 giugno 2012, il giorno del mio
matrimonio.
Ebbene sì, ad
un mese dall’intervento chirurgico, io e Mauri ci siamo sposati. E’ stata una
giornata meravigliosa, densa di emozioni e di tanto tanto amore J.
Sei bellissima!
RispondiEliminala ricostruzione per me ha significato ritornare a vivere. Un grazie particolare a tutti i medici che mi hanno assistito in questo lungo percorso
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