martedì 21 agosto 2012

Se sei un libero professionista, è meglio che non ti ammali di cancro...



Sono una libera professionista e mi occupo di formazione.
Quando mi sono ammalata di cancro, ho fatto la domanda di invalidità e ho contattato un patronato per capire se potevo avere diritto a qualche soldino per quel che mi stava capitando. Mentro ero sotto chemio non sono riuscita a fare docenze. Io faccio lezioni che durano sette/otto ore al giorno e quindi per fare il mio mestiere, oltre alla testa ci vuole soprattutto una gran resistenza fisica.
Ho avuto l'invalidità al 100% e quindi posso accedere ad una serie di diritti.
Il primo è il simbolino arancione dell'handicap per i parcheggi.
Il secondo diritto è un assegno di invalidità di circa 200 euro al mese se il prorio reddito è inferiore a 15.000 euro.
Il mio reddito 2011 era di 18.000 quindi non ho avuto alcun assegno. Peccato però che i miei clienti (come quelli di milioni di altri liberi professionisti) pagano a 4-6 mesi ed io emetto fattura solo dopo aver ricevuto il pagamento. Quindi sarà il mio reddito 2012 ad essere sotto i famosi 15.000. Aspettiamo? Aspettiamo...
Stamane sono andata all'INPS per capire se tutti i contributi che verso ogni anno (svariate migliaia di euro) mi davano diritto a qualche integrazione economica. La risposta è stata che i professionisti non hanno diritto a contributi INPS per malattia ma solo ad una indennità per il ricovero ospedaliero. Mi è venuta voglia di non pagare più un euro di INPS. La mia aspettativa di vita è bassa perché dovrei continuare a versare soldi ad un ente che non mi tutela se mi ammalo?
Mi interrogo inoltre sul futuro dei nostri figli. Il lavoro a tempo indeterminato non esiste quasi più. Il governo promuove le partite iva ma non offre in cambio una tutela adeguata. Tristissimo.
La lega Tumori ha aperto le sottoscrizioni ad un manifesto per i diritti del lavoratore malato oncologico. Si chiede una riforma legislativa che ci tuteli di più. Anche loro si sono dimenticati di noi professionisti. Forse il mondo pensa che guadagniamo così tanto da non aver bisogno di tutele. Se è così, questo ragionamento non è aderente alla realtà.
Intanto vi giro il link al sito della lega tumori.
Metto qui anche un link ad un buon pdf che illustra i diritti dei malati oncologi, augurandovi non solo di non averne bisogno ma anche di non essere liberi professionisti.



3 commenti:

  1. Questo post avrei potuto scriverlo io, parola per parola, aggiungendoci magari che l'indennità di ricovero ospedaliero dell'INPS per i professionisti è al massimo di 38,5€ al giorno. Lordi: bisogna pagarci le tasse e anche i contributi INPS. Una presa in giro.
    La malattia e i permessi della legge 104 ce li possiamo solo sognare.
    Nessuna tutela, nessun diritto. Ma i nostri soldi li prendono, eccome...

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    1. Mia, grazie per questo commento che aggiunge un paio di informazioni importanti al triste quadro complessivo...
      Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo trovare una soluzione. Ma cosa? Una raccolta firme?
      Ho qualche altra idea ma non è legale... :-)

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  2. Io sto cercando di fare qualcosa sfruttando la ricchissima rete di contatti che ho a livello nazionale. Ho già coinvolto ACTA ed Europa Donna su questo tema e martello pesantemente il web con il mio Blog sul tema: http://tumoreseno.blogspot.it/
    Una cosa è certa, non dobbiamo smettere di parlare e denunciare.

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