sabato 4 maggio 2013

Perchè mi è venuto il cancro? Parte I


Credo che tutte le persone che si sono ammalate di cancro si siano chieste che cosa lo abbia causato. 
Quando è capitato a me, ho pensato subito che fossero state le sigarette, poi ho scoperto che anche la gravidanza in età matura può esserne la causa. Infine ho anche pensato ad una questione genetica per via del mio povero bisnonno Pietro, morto di cancro alla gola più o meno alla mia età. 

Ovviamente ho smesso di fumare. Per quanto riguarda l'alimentazione, a me pare di essere sempre stata una che mangia discretamente bene (zero fritti, pochissima carne) ma, dopo aver letto qualche testo sull'argomento, ho deciso di inserire nella mia dieta pasta integrale e molti più legumi e cereali. Ho praticamente azzerato l'alcool. Dieta che ben si concilia anche con le esigenze di mio marito che è diabetico. Quindi in famiglia siamo tutti felici. Per quanto riguarda gli zuccheri, cerco di limitarmi ma senza frustranti rigidità e, al posto dello zucchero, uso il succo di agave. Ora, tutto questo servirà a diminuire le probabilità di ammalarmi nuovamente? Forse sì o forse no.
Onestamente, penso che una sana alimentazione aiuti senza dubbio a vivere meglio la giornata. Poi, se ha effetti sul mio stato di salute futuro, non lo so. E comunque, bisogna prendere queste indicazioni con un certo distacco, altrimenti si rischia di diventarne schiavi. Ad esempio, è noto che il the verde e i cavoli abbiano proprietà antiossidanti e quindi anti-cancro. Ma è appena uscito uno studio di un premio Nobel, James Watson, che dimostra come, per sconfiggere un cancro metastatico, sia necessario eliminare gli antiossidanti http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=12834. Ora, provo a pensare a tutte quelle persone che si son bevute litri e litri di the verde, proprio per le sue note proprietà antiossidanti. Che diranno? 
Oppure penso al classico consiglio del medico di famiglia di bere un bicchiere al giorno di vino come terapia cardio-protettiva. Anche qui esistono studi che dimostrano una forte correlazione tra il tumore al seno e l'assunzione di vino, anche in modeste quantità http://www.italiasalute.it/news.asp?id=1317 e altri studi che invece dimostrano il contrario http://gaianews.it/attualita/vino-rosso-riduce-rischio-di-tumore-al-seno-16327.html#.UYU-iKIxG1s

Quindi?


5 commenti:

  1. Quindi... mi sa tanto che il più delle volte questi esperti genialoidi che si vantano di avere in mano verità assolute, in fondo in fondo ci propinano un'infinità di cazza.. ^.^.
    Io credo che dobbiamo solo imparare a volerci bene.
    Solo così riusciamo a rispettarci e a darci delle regole, anche nell'alimentazione, si. E non serve nemmeno essere troppo rigidi. Dai, su, oggi andiamo in gelateria ad ingozzarci di gelato, alla faccia loro ^.^.
    Ciao Elisa.
    Un abbraccio.
    Cri

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    1. Ciao Cri! Che bello leggerti!
      Onestamente credo che queste notizie contradditorie siano quasi sempre figlie di uno studio serio e approfondito e probabilmente hanno anche un loro contenuto di autenticità. Ma nel vuoto di conoscenze sull'universo cancro, non possono essere certo preso come mile-stone, ovvero come verità assolute.
      Per quanto riguarda il gelato, che ne dici della settimana prossima?
      A prestissimo
      Elisa

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  2. Il secondo articolo è un esempio di pessimo giornalismo.
    Lo studio in questione non dimostra affatto che il consumo di vino rosso aiuti a prevenire il cancro, ma solo che nel vino rosso sono presenti sostanze antiossidanti non presenti nel vino bianco. Sostanze che però si possono trovare in analoga concentrazione nel succo d'uva, e in quantità circa ottanta volte superiore nel succo di mirtillo, entrambi privi dell'effetto cancerogeno dell'alcol.

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    1. Ciao Mia, grazie per il tuo contributo. Purtroppo il pessimo giornalismo è un problema dilagante perché ne ho trovati diversi di link sull'argomento. Te ne riporto un altro (tanto per fare un esempio)

      http://www.spaziomamma.com/articolo/salute/31473_vino-rosso-per-prevenire-tumore-al-seno-.html?lang=it

      In ogni caso, il problema non è solo il pessimo giornalismo ma anche il modo in cui le persone si pongono verso l'informazione: senza ragionare, senza confrontare, senza farsi domande. E quando ci si ammala di cancro, la disperazione può portare a comportamenti del tipo "proviamo, non si sa mai..".

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    2. Ci sono probabilmente migliaia di articoli che decantano le proprietà antitumorali del vino rosso, molti dei quali in qualche modo sponsorizzati dai produttori di vino (ma va?!?).
      In genere utilizzano ingannevoli titoli ad effetto ("Il vino rosso protegge dal cancro!"), facendo leva sul desiderio di qualsiasi essere umano di essere rassicurato in merito alla bontà delle proprie abitudini alimentari. A chi non piacerebbe sentirsi dire che ciò che piace fa anche bene?

      Quello che purtroppo "dimenticano" di specificare è che oltre alle sostanze benefiche, che sono presenti in dosi minime, nel vino c'è una quantità ben più rilevante di alcol etilico, che è tossico e cancerogeno.

      Su Pubmed ho visto che esiste uno studio pubblicato qualche mese dopo sul Journal of Womens Health proprio in risposta a quello del Cedars-Sinai, dal titolo "Moderate red wine drinking does not help cut women's breast cancer risk", ma la versione integrale è disponibile solo a pagamento (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22500565)

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