martedì 23 luglio 2013

Il cancro porta l'orologio?


Ho cominciato a scrivere questo blog perché volevo aiutare qualcuno a sentirsi meno solo ad affrontare la malattia. 
Io, quando mi sono ammalata, non ero sola ed è stato importantissimo. Così, come dovrebbe essere il mondo per funzionare un po' meglio, ho cercato di restituire ciò che avevo ricevuto.
Nel mio post http://esercitodelleamazzoni.blogspot.it/2012/05/scoprire-di-avere-un-nodulo-al-seno.html, vi ho raccontato di Marta, una giovane donna medico, che mi ha aiutata tantissimo quando mi sono ammalata.
Mi ha spiegato tutto quello che c'è da sapere, mi ha chiarito tanti dubbi, ha condiviso con me l'ardua lettura del mio istologico. Ha discusso e poi condiviso con me la decisione di affrontare la mastectomia dopo l'iniziale tumorectomia. Anche mio marito è stato importantissimo in tutte quelle fasi della malattia: l'unione di amore e di buoni cervelli per combattere la guerra contro il cancro. 
Ma nel caso di Marta, il suo contributo è stato speciale non solo perché lei ci era passata nel luglio del 2009, ma soprattutto perché non mi conosceva: ci siamo parlate decine di volte senza mai esserci viste in faccia. E abbiamo lentamente raggiunto un livello di confidenza e intimità rari. Ci siamo conosciute mesi dopo, il giorno in cui (sempre lei) mi ha prestato la sua bellissima parrucca. E da allora, non ci siamo più perse di vista. Siamo diventate vere amiche. Abbiamo allargato le nostre confidenze e intimità a tutta la nostra vita. Quando mi sono sposata, è stata lei la prima persona a cui ho consegnato l'invito a parteciparvi.

Sabato stavo venendo qui al mare, quel famoso posto di mare dove, nel luglio di due anni fa ho saputo di avere un tumore maligno al seno sinistro. Ci sono tornata l'anno scorso felice di esser viva. Ci sono tornata anche quest'anno. 
Dicevo, sabato ho provato a chiamare Marta. Eravamo d'accordo che sarebbe venuta a farsi qualche mezza giornata al mare. Lei lavora in un ospedale non distante da qui. Ieri mi ha richiamata. Stava tornando dallo IEO di Milano. Le hanno trovato una ciste di 5 cm ad uno ovaio. All'80%, dice, è maligno.

Da ieri sto rivivendo le stesse emozioni di due anni fa, mentre aspettavo, gli esiti dell'ago aspirato... 
Comincia a starmi antipatico questo posto. Fino a ieri lo affrontavo con lo spirito di chi vuole vedere sempre il mezzo bicchiere pieno, oggi comincio a pensare che qui colleziono troppe brutte notizie.


Penso in continuazione a Marta. Vorrei chiamarla in ogni momento. Vorrei essere nel taschino del suo camice per farla sorridere. La settimana prossima verrà operata. Tengo le dita incrociate. 

Mi chiedo inoltre se questo maledetto cancro porta pure l'orologio al polso visto che viene sempre a trovarci a fine luglio.

2 commenti:

  1. Ci sei nel suo taschino, proprio vicino al cuore. So che è superfluo dirlo a te e, indirettamente, anche a Marta, ma FORZA!
    Wide

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  2. e già anch'io ci sono passata nel settembre 2010 e mi sembrava che il mondo mi crollasse adosso. Ora mi stà capitando la stessa identica cosa tua.....ogni volta che sento qualcuno che sta combattendo con il mostro non riesco a trattenere le lacrime perchè rivivo tutto quello che ho passato io. Un abbraccio di vero <3

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