lunedì 12 marzo 2012

Chemioterapia

Ho quasi terminato la chemioterapia. Ho iniziato a fine settembre e terminerò il 21 marzo.
Sono stati mesi difficili ma molto meno bui e pesanti di quanto mi ero immaginata.
Quando mi hanno detto che avrei dovuto fare la chemio, mi ero immaginata il peggio. Ne senso che associavo la chemio ala distruzione fisica. Inoltre, ho sempre sofferto di emicrania e di vomito facile per cui ero certa che la chemio mi avrebbe stramazzato al suolo. E invece non è stato così.
Grazie al fatto che sono giovane e resistente e grazie soprattutto al fatto che esistono dei farmaci fantastici, oggi sono quasi alla fine di questo percorso e sono ancora in forze.
Allo IOV, dove io mi curo, forniscono i migliori antiemetici (contro la nausea) ad ogni infusione di AC (Antracicline e Ciclofosfamide, questo è il nome della chemioterapia che molte donne con il tumore a seno devono fare e che provoca tante nausee e a volte vomito).
Certo, non vi nascondo che ogni volta che mi infilano l’ago nel braccio sento una certa stanchezza verso questa situazione ma secondo me bisogna essere anche umili davanti alla malattia e consapevoli che questi disagi sono nulla davanti alla possibile sofferenza umana.

1 commento:

  1. ho sempre associato la chemioterapia (per le rappresentazioni mentali che mi sono fatto) a qualcosa di SOLO DEMOLENTE (intendo dire che demolisce la persona). trovo consolante che non è del tutto così. abbiamo affidato i nostri corpi e le nostre menti alla medicina. ma quelli che descrivi sono gli aspetti anche positivi di questo processo di "affidarsi" alle tecniche.
    le esperienze ed i vissuti non sono comemntabili, e quindi mi scuso per averlo fatto. tuttavia volevo ringraziarti per questa testimonianza. paolo ferrario

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