lunedì 12 marzo 2012

I love IOV


Mi curo presso lo IOV – Istituto Oncologico Veneto – di Padova.
Vi sono arrivata grazie ad un amico medico che me l’aveva consigliato. Ma prima di decidere di farmi curare qui, io e il mio compagno abbiamo visto e parlato con altri oncologi del Veneto.
Per il mio tumore, allo IOV ho trovato la cura migliore:rispetto ad altre realtà, qui ho iniziato la terapia con il Trastuzumab tre mesi prima e me lo somministrano per un periodo più lungo. E’ un farmaco fondamentale per guarire dal mio tumore quindi capite bene che i tempi di somministrazione hanno il loro peso.
Consiglio a tutte coloro che abitano in Veneto di venire a curarsi all'Istituto Oncologico Veneto.
La dottoressa Ghiotto e la dottoressa Falci sono due bravissime oncologhe specializzate nel tumore al seno. Le ho frequentate tutte le settimane per mesi: sono arrivata da loro con la mia lista di domande, con le mie giornate buone e quelle meno buone e loro sono sempre state pronte a darmi una mano, una risposta sincera e leale, un po’ di calore.

Quando arrivo, il mercoledì mattina, vado subito a fare il prelievo: gli infermieri addetti sono sempre i soliti e sono simpaticissimi, allegri ma con garbo. Dopo il prelievo, mi fermo al punto ristoro che lo IOV ha aperto nella stanza adiacente. E' una piccola sala, molto graziosa, dove si può far colazione con caffé espresso, the, brioches, fette biscottate etc...
Poi attendo la visita con l’oncologa, che guarda le analisi e decide se farmi fare la chemioterapia o no. Per ora ho saltato la terapia una vola volta a causa della febbre. 
La chemioterapia si svolge in day hospital, al piano superiore. L'attesa per accedere alla cura può essere ingannata leggendo un libro (vi è una piccola biblioteca a disposizione) oppure frequentando un corso gratuito  di disegno presso il laboratorio d'arte che si trova allo stesso piano. Io stessa sto frequentato un corso di disegno per imparare a disegnare gli animali a mio figlio!
Allo IOV c’è un’iniziativa bellissima che si chiama STANZA IN ROSA. E’ una stanza, appunto rosa, riservata alle donne malate di tumore al seno. Un progetto bellissimo che spero verrà allargato ad altre stanze. Ad assisterci ci sono degli angeli vestiti da infermiere! Sono delle donne fantastiche che hanno deciso di fare il loro lavoro mettendoci anche l’anima… Eh sì, perché non è facile instaurare un rapporto confidenziale, quasi di amicizia, con un paziente oncologico!
Ebbene, queste meravigliose infermiere ci seguono durante la terapia, ci mettono della buona musica in sottofondo, abbelliscono la stanza con fiori e candele e profumi. Insomma, cercano di farci stare il meglio possibile.
Ed effettivamente, in questa stanza sono stata proprio bene. Ho conosciuto donne che come me sono giovani mamme che ora si ritrovano a dover affrontare un grosso problema. E sono tutte donne fortissime, sorridenti, fiere, che con il loro esempio, mi hanno dato, e mi danno, tanta tanta forza.

2 commenti:

  1. Ho sempre pensato che di forza ne hai tanta e questo blog è un esempio caratteristico del tuo carattere che un insieme di forza e generosità.
    Benvenuta nel mondo dei blogger che una volta frequentavo con il pseudonimo Clear. Spero che tu possa aiutare tante ragazze in difficoltà. Farò quello che posso per aiutarti. M.

    RispondiElimina
  2. trovo straordinarie le infermiere che descrivi. in tanto parlare male della sanità italiana (giudizio del tutto non corrispondente ai dati ) è bello sapere che ci sono operatori della sanità che mettono a disposizione anche le loro risorse relazionali , oltre che quelle tecniche.

    RispondiElimina